E’ stato sentito per cinque ore Antonello Leonardi, il principale imputato del processo scaturito dall’operazione “Mazzetta Sicula”. Leonardi ha risposto alle domande del pubblico ministero Marco Bisogni della Dda parlandol anche dei due funzionari siracusani, coinvolti nell’inchiesta del Gico che sarebbero stati a libro paga dell’imprenditore catanese.
Vincenzo Liuzzo, dipendente dell’Arpa di Siracusa (co-imputato) e Salvatore Pecora, impiegato dell’ex Provincia aretusea (già condannato in appello). Leonardi ha respinto la tesi accusatoria di una elargizione di denaro per avere in cambio i favori dei funzionari. Si è difeso parlando di un prestito (reso in dodici tranche) di 70 mila euro a Liuzzo, che non sarebbero stati, però, restituiti, mentre il denaro destinato a Pecora sarebbe avvenuto per questioni umanitarie. L’imputato ha ammesso di essere a conoscenza dei ruoli istituzionali che ricoprivano le due persone a cui ha deciso di dare il denaro.